SCICLI – E’ praticamente un lock-down mascherato. I locali della ristorazione ed i bar possono stare aperti solo per asporto o ‘delivery’.
La Sicilia è stata ‘vigliaccamente’ inserita tra le ‘regioni arancioni’ che devono sottostare a restrizioni più cogenti.
Ma la scelta è contestata dagli esercenti e dal governo regionale. Che però, fino ad oggi “abbaia ma non morde”.

Il settore è in forte crisi. Locali, alberghi, bar, ristoranti stanno chiudendo, si spera non per sempre, i battenti.
Per le feste di Natale e capo d’anno, pochi clienti e molto timore per le disdette.
Una pandemia, più o meno intensa, non si affronta con il collasso dell’economia e lo strangolamento delle libertà.
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